venerdì 22 luglio 2011

Per figure intraviste

Dal risvolto di copertina del libro di Domenico Franciò, Per figure intraviste, Intilla editore, Messina 2004.
     
Un campionario o, se si vuole, un collage di “figure” le più diverse, svarianti da un campo all’altro dell’attività umana: dallo spettacolo (teatrale, cinematografico, sportivo) alla letteratura, fino all’anonimo del quotidiano. Ciascuna, in prima persona, rievoca momenti e tratti significativi della sua esistenza, alcune si limitano a dire solo di un cruccio o di una spina non del tutto risolti.
L’idea di penetrare nella intimità viva e delicata e talora dolente delle accarezzate figure pare concretarsi in un disegno “preterintenzionale”, rivelativo di qualcos’altro. L’impressione è che dall’ascolto dei singoli “parlanti”, predisposto a coglierne la cifra più segreta e appassionata, venga a delinearsi sull’apparente dispersività delle non poche confessioni un quadro relativamente solidale di sentimenti, di fatti, di pensieri. Di cultura, in una parola.

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