Splendida
testimonianza di un medico-clown, ovvero di chi si traveste da medico-clown per
donare sollievo, gioco e gioia a piccoli e giovanissimi affetti da tumore.
Ed ecco la
straordinaria esperienza comunicata in radio dal protagonista. Come ha dovuto
nei primi tempi – e ancor ora – scavalcare un macigno, una montagna: la paura. La
paura dello strazio. Ma alla volontà – ce lo ricorda un ‘giusto’ proverbio –
nulla resiste. E così il macigno-montagna è affrontato col piglio di chi corre una
corsa ad ostacoli: prima uno, poi un altro, poi un altro ancora, e via così. Davanti
alla barriera il cavaliere sente il cuore saltargli in gola, ma il superamento è
varco e vertigine per una non misurabile felicità. Volta per volta, ostacolo
per ostacolo, con spirito certosino, l’emozione rivive uguale e diversa.
Morale della
favola? -La paura, per vincerla, va guardata in faccia senza abbassare minimamente
ciglio: vie di fuga, oblique e laterali, non ce ne sono proprio. E codardia e
viltà stanno sempre lì, in agguato, pronte ad azzannare il cuore.
Domenico
Franciò
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